Colpa d'Alfredo - BLASCOROSSI VASCO ROSSI UNOFFICIAL SITE

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Album

Colpa d'Alfredo


COLPA D'ALFREDO

Brani e testi

1 Non l'hai mica capito, 3'50"

2 Colpa d'Alfredo, 5'00"

3 Susanna, 3'20"

4 Anima fragile, 3'43"

5 Alibi, 5'34"

6 Sensazioni forti, 4'02"

7 Tropico del cancro, 5'27"

8 Asilo "Republic", 1'47"

Data pubblicazione: 3 Aprile 1980

Vinile:
Targa TAL 1401
(Inner Sleeve Poster testi)

Ristampe:
DURIUM START LP S 40.130 (cover interna bianca - 1981)
Orizzonte orl 8635
(Cover originale - 1981)
Orizzonte orl 8635
(Cover differente - 1984)

MC:
Orizzonte Targa ORK 78635 (1984)

CD:
Ricordi cdor 8635
Bmg Ricordi 74321 766142
(gold digipack - 2000)
Bmg Ricordi 74321584002
(cd vinile - 2002)
Il cd del 2002 è stato stampato somigliante a un vinile.

Singoli:
45 giri in vinile "non l'hai mica capito / asilo republic" (Targa TAS 140)

CURIOSITA' SU COLPA D'ALFREDO

"Tante volte si dicono le cose in un certo modo e poi..comunque ribadisco..ho perso un'altra occasione buona stasera..."
Cosi' parlava Vasco a Red Ronnie in una vecchia intervista,e nel corso della stessa si chiari' il famoso discorso dell'allusione razzista.
Red Ronnie disse che aveva intervistato il cantante di colore naturalizzato Italiano Ronnie James e questi aveva storto la bocca al sentir nominare
Vasco perche' aveva fatto quella allusione in "colpa d'alfredo".
Vasco volle chiarire intanto che il "nero" in gergo significa che un tipo e' un dritto,che ci sa fare, che ha una marcia in piu'..ovvero il tipo che frega la ragazza approfittando di una distrazione e' un "negro" per questo motivo.
Poi Vasco ammise di aver cucito questo concetto a quello dei ragazzi di colore che giravano per le discoteche, ma che il suo "africano" era detto in senso scherzoso,tanto per sottolineare la situazione grottesca di qualcuno che ,pur non parlando bene l'italiano,aveva piu' "argomentazioni" con la "bimba" di turno.
Era abbastanza chiaro l'intento ironico di Vasco,ma altrettanto palese era il fatto che ,utilizzando quelle parole unite a "stronza" e "troia", non poteva certo aspettarsi rose e fiori da giornalisti e moralisti vari. E difatti la canzone venne pluricensurata dai canali nazionali,ricevendo il pieno appoggio invece delle radio libere, ma in fondo Vasco,ancora una volta,stava solo descrivendo la realta'. La tipa che prima gli aveva concesso l'appuntamento se ne andava con un altro.."..e io come dovevo chiamarla?." dirà ironicamente Vasco in una intervista,cercando di fare capire che quello era solo un linguaggio tendente a descrivere la realta'.
Vasco ha fatto intendere che l'episodio sia realmente accaduto, in considerazione del fatto che ha anche piu' volte detto che in discoteca, quando ci lavorava, ogni sera aveva un "giro" di ragazze impressionante,ma "l'Alfredo" in questione e' solo un modo per sottolineare l'attimo giusto che puo' sfuggire a causa di un imprevisto.. Altri pensavano invece che si trattasse di Alfredino,un amico di Riva che si infilava dappertutto a rompere le balle con la tipica boria dei sedici anni..
Veniamo alle considerazioni musicali.
Il giro armonico e' ispirato da una canzone degli who (band inglese famosissima nei primi anni 70'),mentre il "parlato" anziche' il cantare e' ispirato da Lou Reed.Del resto, il timbro di Vasco,capace di saltare dal basso agli acuti con facilita' impressionante,agevola questa forma di interpretazione. La chitarra acustica nella canzone in studio la suona lo stesso Vasco,mentre Solieri si occupa della ruggente chitarra elettrica. Pare,da quello che racconto' Elmi,che la prima incisione fu quella giusta.. Vasco venne incazzato per i fatti suoi,canto' cosi' intrippato,che le successive registrazioni non vennnero altrettanto buone..e si lascio' la prima incisione,dove aveva cantato grintoso e deciso,anche se quella doveva essere solo la traccia guida.
Durante le session avvenne anche il famoso episodio della telefonata di una fan che cercava disperatamente Vasco.Elmi la intrattenne al telefono informandola che stava parlando con Steve Rogers..e da li' nacque il nome della band..(anche se per anni vasco e gli altri bararono dicendo che Steve Rogers era un musicista straniero che aveva collaborato con loro.).
Vasco ci teneva molto al fatto che "colpa d'alferdo" fosse il suo nuovo singolo,ma aveva un testo troppo "duro" e quindi la casa discografica decise di puntare su "non l'hai mica capito",che aveva maggiori possibilita' di essere passata in radio.Ma Vasco non gradi' molto la cosa,perche' ci teneva a mostrare la sua nuova immagine di rocker e non piu' di cantautore.
"colpa d'alfredo" nei primi tour veniva suonata per intero e poi c'era una piccola reprise nel medlley conclusivo,mentre nei tour '82 ed '83 venne usata come brano di apertura,spesso con la spiritosata di far finta di sbagliare..cosa che era accaduta una volta per caso,quando Solieri non era entrato a tempo dopo l'attacco di Riva,per problemi alla chitarra.
Dall'84' in poi divenne invece uno dei brani della seconda parte della scaletta,spesso usato come bis. Negli anni 90' alcune volte e' stato escluso dalla scaletta,mentre nei successivi tour e' stato riarrangiato con un intro di chitarra diverso ed ha quasi cambiato titolo diventando...:"colpa di Cucchia..!!"

ALCUNE CURIOSITA'SU "SENSAZIONI FORTI"

La canzone prende spunto da un brano di Ian Dury, artista rock degli anni 70', la celebre "Sex drugs and rockn'roll".
Il riff di chitarra e' praticamente lo stesso ed anche la linea di basso ricalca molto l'originale.
L'idea della musica, anche se nel disco viene riportata la dicitura "testo e musica di Vasco Rossi", e' di Massimo Riva e Maurizio Solieri, che buttarono giu' il riff durante alcune prove in studio.
Il testo scritto da Vasco sembrerebbe un inno allo sballo, ma in realta' Vasco ci tenne a precisare che in questa canzone lui non voleva inneggiare alla droga, ma semmai descrivere quello che succede a chi decide di "farsi"
"Quando canto sensazioni forti" dira' Vasco "non sono io quel drogato che sta parlando. E' come se interpretassi un personaggio e faccio vedere alla gente come ci si riduce a volere troppo e bruciare tutto.."
Ma questa interpretazione non era evidentemente cosi' chiara,ed infatti venne pesantemente attaccato da vari giornalisti tra cui Nantas Salvalaggio, che lo accuso' , tra le altre cose, di essere un drogato, etichetta che Vasco difficilmente sarebbe riuscito a togliersi di dosso negli anni a venire.

CURIOSITA' IL PARLATO INTRODUTTIVO DI "SUSANNA"
Anche qui' si tratta dell'imitazione di uno speaker radiofonico che presenta il brano:
"Hy folks..this is your Robert station from california USA..Happy Radiooo..The greatest..the Steve Rogers Band presents..."
Queste parole, "mimate" a mo' di presentatore provengono dalla voce di Maurizio Solieri.

CURIOSITA' INEDITI
Nell'agosto del 1980 Vasco suona in chiesa a Zocca una serie di brani religiosi:
Per le strade del mondo
Gloria
Oggi è un giorno di gran festa
Alleluja
Oggi è Natale
Oh figlio del ciel
Oh mio Signore
Cantico delle creature
Siamo tutti uguali
La mia strada

L’articolo di Nantas Salvalaggio riguardante l’apparizione di Vasco Rossi in collegamento dal Motor Show di Bologna durante una puntata domenicale di Domenica In del 1980

“…Ma poi, come una manciata di guano in faccia, è apparso un “complessino” che io destinerei volentieri a tournèe permanenti in Siberia, Alaska e Terra del Fuoco. Il divo di questo “complesso”, che più complessato di così si muore, è un certo Vasco. Vasco de Gama? Ma no, Vasco Rossi…per descriverlo mi ci vorrebbe la penna di un Grosz, di un Maccari: un bell’ ebete, anzi un ebete piuttosto bruttino, malfermo sulle gambe, con gli occhiali fumè dello zombie, dell’ alcolizzato, del drogato “fatto”. Unico dubbio, e se fingeva? E se alcolizzato o drogato non era per niente? Eh no: un vero artista, anche quando interpreta uno “zombie”, un barbone da suburra, un rottame umano, ci mette quel lievito che ti ripaga dalla bruttura del fango, dell’ orrido che contiene il personaggio. Invece, quello sciagurato di Vasco era “orrido-nature”, orrido-allo-stato-brado. E non è tutto: era anche banalmente, esplicitamente allusivo. Diceva in parole povere: emozioni forti, sensazioni violente, questo voglio, violente sensazioni, sempre più forti, anche se il prezzo da pagare è la vita…era una visione così sgradevole, un messaggio talmente abbietto, che lo stesso Baudo, quando il guittone stracotto è riapparso per ricevere gli applausi di rito, ha tagliato corto con un saluto gelidino (mi è parso): un arrivederci freddo… Ma quell’ uomo barcollante, sullo sfondo della periferia bolognese, non lasciò presto la mia mente. Continuò a turbarmi in quanto immaginavo le centinaia di migliaia di ragazzini imberbi, succubi, che dalla tivù bevono tutto quello che viene, come fosse rosolio o elisir di vita eterna. Quell’ ebete che esalta le emozioni forti, pensavo, in un crescendo da allucinogeno, è il “profeta audace”, il “filosofo del nuovo verbo”. E intanto mi chiedevo: gente della Tv, della stampa, del governo, ma quando faremo un’ indagine seria, un calcolo approssimativo, di tutti i giovani che si sono “fatti”, che si sono procurati un passaporto per l’ altro mondo, sulle orme dei cantori dell’eroina, come quel tale Lou Reed, che a Milano si pronuncia giustamente Lùrid? Dicevo, all’ inizio, che ci sono mattine in cui provi un bisogno fisico, impellente, di “andare giù piatto”. E allora, molto piattamente, io chiedo al programmatore di “Domenica In”, al mio collega Egidio Sterpa che è nella commissione parlamentare di vigilanza della tivù: “Chi ha chiamato quel povero guitto da suburra? Non esiste un dizionario alla RAI? Oppure: quale partito politico, quale vescovo o notabile o senatore, ha raccomandato il Vasco suonato?”. A questo punto, temo, “alti lai” si alzeranno da ben noti ambienti industriali: da quelle case discografiche, voglio dire, che si sono da tempo ritagliato questo losco praticello che esalta con psichedeliche suggestioni, il “messaggio”, la “ribellione” della droga. “Ecco”, inveiranno, “ecco l’ inquisitore, il cieco reazionario: spara sulla cultura!”. Cultura? Eh, già, lettore: è di moda, oggi, chiamare cultura tutto, anche il pernacchio da stadio, anche le scritte nei cessi pubblici. Esiste un sociologo che difende “la cultura della droga”. Così va la cultura: mi piacerebbe tanto ascoltare ciò che ne pensano gli illuminati ometti del passato: ma si, alludo a un Platone, a un Socrate, un Seneca: cosa direbbero del Vasco cotto da periferia?…”.

La lettera accorata che la madre di Vasco scrisse a Nantas Salvalaggio in risposta all'articolo...
UNA GRAN DONNA davvero....una risposta molto educata ma tagliente allo stesso tempo ...un pò come Vasco quando scrive i suoi testi


NON L'HAI MICA CAPITO

Scusa non ho capito puoi ripetermi che cosa avevi da fare
di tanto importante da non potere proprio proprio rimandare
non mi dire ti prego non mi dire che dovevi solo studiare
e ti sembra un buon motivo questo per non farti neanche sentire

Si si ho capito t' interessa piu' la scuola
e poi del resto chissa' come sei brava
ma scusa tra i vari interessi che hai dimmi che posto mi dai

Ti voglio bene...non l'hai mica capito
ti voglio bene...lascia stare il vestito
ti voglio bene...non cambiare discorso dai non scherzare
ti voglio bene...smetti di giocare
ti voglio bene...a un certo punto ti devi dare
ti voglio bene...non puoi farti eternamente corteggiare

Scusa cosa me ne frega del vestito che hai mi piace come sei
non mi devi trattare come tutti quei maschietti che ogni tanto ti fai
Chissa' che cosa pagherei
chissa' che cosa pagherei per poter vedere dentro quella testa cos'hai
se mi stai prendendo in giro guarda che ti giuro non ti perdonerei

Ti voglio bene...non l'hai mica capito
ti voglio bene...lascia stare il vestito
ti voglio bene...non cambiare discorso dai non scherzare
ti voglio bene...smetti di giocare
ti voglio bene...a un certo punto ti devi dare
ti voglio bene...non puoi farti eternamente corteggiare

Si si ho capito t' interessa piu' la scuola
e poi del resto chissa' come sei brava
ma scusa tra i vari interessi che hai dimmi che posto mi dai

Ti voglio bene...non l'hai mica capito
ti voglio bene...lascia stare il vestito
ti voglio bene...non cambiare discorso dai non scherzare
ti voglio bene...non capisci niente
ti voglio bene...bene un accidente
ti voglio bene...nonostante tutto
ti voglio.....

COLPA D'ALFREDO

Ho perso un'altra occasione buona stasera
E' andata a casa con il negro, la troia!
Mi son distratto un attimo...
Colpa d'Alfredo
Che con i suoi discorsi seri e inopportuni
Mi fa' sciupare tutte le occasioni
E prima o poi lo uccido!... Lo uccido!
E lei invece non ha perso tempo
ha preso subito la palla al balzo
L'ho vista uscire mano nella mano con quell' africano
Che non parla neanche bene l'italiano
Ma si vede che si fa' capire bene quando vuole....
Tutte le sere ne accompagna a casa una diversa
Chissa' che cosa le racconta
Per me e' la macchina che c'ha che conta
E quella stronza non s'e' neanche preoccupata
Di dirmi almeno qualche cosa, chesso' una scusa...
Eeeeh! si era gia' dimenticata
Di quello che mi aveva detto prima
Mi puoi portare a casa questa sera?
Abito fuori Modena, Modena Park!
Ti porterei anche in America!
Ho comperato la macchina apposta!
...e mi ero gia' montato la testa....
Avevo fatto tutti i miei progetti....
Se la sposavo non lo so ma cosa conta!
Sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto SI!
Sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto SI!!!!!!

SUSANNA

Susanna e' una bambina tutta colorata
che quando va a ballare sembra un' aranciata
e guarda già i maschietti con aria misteriosa
ma quando torna a casa la sera e' tutta un' altra cosa

Susanna balla sempre tutto il pomeriggio
ma non fa molto caso a chi le sta vicino
e quando guarda intorno muove appena appena gli occhi
con aria fatale tenuto conto degli anni

Non si mette le scarpette negli occhi perche' le hanno tutte
e non si lascia affascinare da nessuno ma sorride a tutti
Susanna ha la maglietta numero 28
coi ricciolioni in testa sembra proprio un confetto

E non sta mai ferma un attimo gira dappertutto
e quando pensi di averla fermata e' gia' passata da un anno
quando ti sorride ha un' espressione maliziosa che ti fa coraggio
ma poi scompare e non la vedi piu' per tutto il pomeriggio

Susanna e' una bambina colorata...Susanna ha un' aranciata

Susanna e' una bambina tutta colorata
che quando va a ballare sembra un' aranciata
e se per caso ti vien voglia di ballarla tutta
stai attento amico....quella e' frutta che scotta

attento amico....vacca l' hai gia' rotta

ANIMA FRAGILE

E tu
chissa' dove sei
anima fragile
che mi ascoltavi immobile
ma senza ridere

E ora tu
chissa' dove sei
avrai trovato amore
o come me
cerchi soltanto le avventure
perché non vuoi piu' piangere

E la vita continua
anche senza di noi
che siamo lontani ormai
da tutte quelle situazioni
che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni
che bastavano
da tutte quelle situazioni
che non tornano mai
perche' col tempo cambia tutto lo sai
cambiamo anche noi
cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi

ALIBI

Comunque non e' questo il modo di fare
disse il commerciante all'uomo del pane
domani sara' festa in questo stupido paese
meno per noi che stiamo qui a lavorare

E l'uomo del pane fece finta di niente
e se ne ando' tranquillamente...mente
aveva tante tante tante cose da fare
e poi lui non ci poteva fare niente

A questo punto la signora disse "per favore
sono qui da un quarto d'ora e lei mi deve ancora servire"
"La prego signora mi scusi, che cosa vuole?"
"Vorrei un' etto e mezzo di prosciutto e un po' di cipolline"
"Va bene gliele incarto. Cosi' fanno 60000 tonde.
Mi scusi non ho il resto le do anche 400 caramelle"
"In cartone?" "No. Sciolte!"...sciuf...sciuf...sciuf...

Fu proprio in quell'istante che la porta si apri'
entro' un uomo col vestito nero
e disse "tutti a terra faccia contro il muro!
Questa e' una rapina per davvero!"

La donna fece un urlo acuto e dopo svenne
in mezzo a tutte le sue caramelle
e poi le cadde addosso tutto lo scaffale
dei regali di natale...male...male

Nessuno fuori si accorse di niente
la polizia arrivo' dopo la gente
e fece un mucchio di domande
e prese anche le impronte

Poi disse al commerciante "Deve sporgere denuncia
per adesso contro ignoti, ma vedra' che saran pochi
non si deve preoccupare lei ci faccia lavorare
noi sappiamo come fare deve solo collaborare"

Lo portarono in questura e lo fecero sedere
uscira' tra qualche mese dice che devono accertare
controllare...verificare...analizzare
eventuali connivenze...coincidenze

Alibi....alibi...alibi...alibi...alibi...alibi.
...alibi...alibi...alibi......................

SENSAZIONI FORTI

Sensazioni sensazioni
vogliono tutti provare
non ci bastano le solite emozioni
vogliamo bruciare

Sensazioni sensazioni
sensazioni forti
non importa se la vita sara' breve
vogliamo godere

Sensazioni sensazioni
non sono mai abbastanza
troppo presto ci si abitua e ci si stanca
ma e' impossibile far senza

Sensazioni sensazioni sensazioni
sempre piu' forti
non importa se la vita sara' breve
vogliamo godere godere godere

Sensazioni sensazioni sensazioni
sensazioni sensazioni sensazioni

TROPICO DEL CANCRO

L'uomo dai capelli lunghi
giro' le spalle a tutti quanti
poi si volto' a guardare il sole
e comincio' a camminare
Dove va dove va?

Passarono gli anni
e la gente era ancora li'
come ferma nel tempo
ad aspettarne il ritorno
mai nessun'altro lo vide piu'
dice che e' in America
e che non vuole tornare piu'

E l'uomo dai capelli corti
sali' sul suo cavallo bianco
col sole in faccia
davanti al popolo grido'
"Ve lo trovero'"
Passarono gli anni
e la gente era ancora li'
come ferma nel tempo
ad aspettarne il ritorno
mai nessun' altro
Mai nessun' altro
Mai nessun' altro lo vide piu'
dice che e' in America
e che non vuole tornare piu'

E l'uomo dai capelli bianchi
guardo' la gente dentro agli occhi
e disse "fatevi curare
non c'e' tempo per sognare
qui bisogna partire, partire"
Partirono tutti
nessuno rimase li'
come fermo nel tempo
ad aspettarne qualcosa o qualcuno
Mai nessun' altro
Mai nessun' altro li vide piu'
dice che sono in America
e che non voglion tornare piu'

ASILO REPUBLIC

I bambini dell'asilo stanno facendo casino
ci vuol qualcosa per tenerli impegnati
ci vuole un dolcino ci vuole uno spino
ci vuole un dolcino ci vuole uno spino

dice che e' stata una disattenzione della maestra
e subito uno se buttato dalla finestra dalla finestra
oddio che cosa si puo' inventare
oddio che cosa possiamo dire
quando sua madre arrivera'
s'incazzera' s'incazzera'

cero che lavorare in un asilo dove c'e' sempre casino
tranquilli qui non si puo' stare per niente
ci vuole un agente ci vuole un'agente
e poi vedrete con la polizia la situazione ritornera'
come prima piu' di prima t'amero' t'amero'

piu' di prima ci sara' ordine e disciplina
e chi non vuole restare qui
vada in collina
vada in collina

e se qualcuno la vuole menare
con quella vecchia storia sull'educazione
abbiamo gia' bruciato tutti i libri
bruciamo lui
bruciamo anche lui

i bambini dell'asilo non fanno piu' casino
sono rimasti molto pochi
dopo i fuochi
dopo i fuochi
dopo i fuochi
fuochi fuochi fuochi
fuochi fuochi fuochi
fuoco

 
 
E-mail: info@blascorossi.it
Torna ai contenuti | Torna al menu