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Vado al massimo Tour 1982

Vado al massimo Tour 1982

Dopo l'uscita dell'album " Vado al massimo" e la discussa apparizione a Sanremo con l'omonimo brano, Vasco, che a Gennaio aveva vinto il premio "paroliere", consegnatogli a Reggio Emilia in una serata in discoteca, durante la quale aveva eseguito in anteprima "ogni volta", parti' per il suo secondo tour.
Le attese erano sicuramente superiori rispetto a quelle dell'anno precedente, infatti si decise di uscire dai "confini naturali" dell'Emilia e della Lombardia, per cercare di andare in piu' posti possibile, per farsi conoscere in "presa diretta". Vuoi o non vuoi, del casino di Sanremo avevano sentito parlare tutti, quindi bisognava adesso dimostrare di essere all'altezza della situazione e della fama che a poco a poco Vasco cominciava ad avere in giro. Vasco stesso decise alla vigilia di quel tour che da quel momento in poi avrebbe interpretato in tutto e per tutto la figura della rockstar che aveva avuto semprte in mente. Ricordando quel periodo, in una recente intervista Vasco dira': "..ormai avevo deciso che la mia meta era arrivare primo e non c'era niente e nessuno che potesse fermarmi." A quei tempi, invece, la dichiarazione di Vasco, riportata nel libro di Poggini suonava cosi'.." io non ho niente a che vedere con i cantautori, io sono un Mick jagger nato in italia, la mia vera dimensione e' essere il cantante di una band. Per il me rock e' avere una band affiatata, un manager con i ray-ban e capelli lunghi, suonare delle sere bene e delle sere male, sesso, furgoni, automobili.."
Quel tipo di attitudine Vasco comincio' a metterla in pratica intanto spostandosi a vivere in un capannone a Casalecchio, dove viveva, componeva, faceva le prove con il gruppo. Da li'si spostava con un camper sui luoghi dove avrebbe tenuto i concerti. Suo fido compagno diveno' Maurizio Lolli, che da allora incomincio' ad occuparsi di lui sotto tutti i punti di vista.

Vasco allora viveva una condizione molto particolare, faceva tre quattro giorni "svelto", imbottendosi di anfetamine e cocaina e non dormendo mai in quei periodi, e poi dormiva per due giorni di fila prendendo tranquillanti. La tournee venne quindi organizzata in base a questo modo di vivere. I concerti di fila erano mai piu' di tre, lasciando quindi qualche giorno di sosta in modo che Vasco potesse riprendersi. Anche perche' quando c'era un concerto in vista, Vasco si spremeva al massimo, quindi se ci fosse stato da suonare per una settimana di fila sarebbe stato capace di non dormire per tutta la settimana!
La band di accompagnamento era la stessa dell'anno precedente.

FORMAZIONE STEVE ROGERS BAND TOUR 1982:
Maurizio Solieri-chitarra solista
Massimo Riva-chitarra ritmica
Andrea Righi-basso
Mimmo Camporeale-tastiere
Roberto Casini-batteria

In qualche concerto si uni' alla band anche Rudy Trevisi al sax

La scaletta del tour:
COLPA D'ALFREDO
SONO ANCORA IN COMA
FEGATO SPAPPOLATO (GOD SAVE THE QUEEN-J.B.GOOD)
BRAVA
VOGLIO ANDARE AL MARE
OGNI VOLTA
CANZONE
SPLENDIDA GIORNATA
LA NOIA
VADO AL MASSIMO
COSA TI FAI
COCAINE(COVER)
SENSAZIONI FORTI
IERI HO SGOZZATO MIO FIGLIO
DIMENTICHIAMOCI QUESTA CITTA'
SIAMO SOLO NOI
LA STREGA
SILVIA
ALBACHIARA

Alla scaletta venivano aggiunte, in alcune serate, ALIBI, IO NON SO PIU' COSA FARE E ASILO REPUBLIC

La tournee, iniziata ad Aprile, prevedeva esibizioni in discoteche e piccoli campi sportivi. Il costo del biglietto era di 6000 lire. La risposta del pubblico era variabile; in Emilia, Lombardia e dintorni avevano sempre il pienone, appena sconfinavano, si ritrovavano davanti le solite trenta persone. "Ma il pensiero di allora" ricordera' Maurizio Lolli in una intervista"voleva che l'importante fosse farsi vedere in giro il piu' possibile. Cosi' Vasco e i ragazzi della band si impegnavano al massimo anche davanti a poche persone,sapendo che questi avrebbero poi passato voce ad altri di quello che avevano visto." Lolli ,nel libro "io vasco",raccontera' anche i dopo concerto di Vasco. "In genere, finito il concerto Vasco si metteva nel suo camper. Non usciva con il resto del gruppo, stava li' a ricevere i fans se ce ne erano, se non c'era nessuno si metteva a suonare la chitarra e scrivere canzoni. E io litigavo con il custode che voleva chiudere, ma Vasco voleva rimanere li'..."... Bella cosa,se si pensa che oggi Vasco scappa mentre ancora si suona Albachiara!!!

Tra i concerti del tour 82 ce ne sono due da ricordare in particolare.
Quello di Cagliari e quello di Zocca. A Cagliari Vasco scrisse "vita spericolata". La serata era pessima,tempo piovoso nonostante fosse agosto,vento,pochissimo pubblico davanti al palco montato in un campetto. Vasco guardava la scena piuttosto intristito,pensando a che tipo di vita voleva veramente fare..ed ecco che gli venne in mente "voglio una vita...".Da li' scrisse il testo che tutti conosciamo. Il concerto di Zocca e' pasato alla storia come l'unico tenuto da Vasco al suo paese. Come riportato nel libro di Poggini,Vasco avrebbe voluto farlo gratuitamente,in piazza. "Sarebbe assurdo fare pagare i miei amici di infanzia!" Ma poi il comune nego' la piazza e dirotto' allo stadio con biglietto di 5000 lire. Il ricavato sarebbe servito a finanziare la costruzione di uno skilift. Vasco era nervosissimo e aveva chiesto a sua madre di non andare allo stadio,in quanto si vergognava a farsi vedere in quelle vesti di scatenato.Ma sua
madre ci ando' lo stesso,Vasco ne venne informato e la cosa lo rese ancora piu' nervoso. Alla fine,tutte le tensioni si sciolsero una volta sul palco e ne venne fuori un gran concerto,durante il quale ovviamente venne acclamato dai suoi "compaesani".

Alcune curiosita' raccolte ascoltando i vari nastri di quel periodo.

-Al concerto di Sedriano, "Colpa d'alfredo" viene ciccata da Solieri che non entra a tempo,facendo ricominciare Vasco.La cosa risultera' divertente al punto che verra' riproposta in altri concerti,stavolta volutamente.

-Il contatto con il pubblico allora era molto ravvicinato,per cui ogni tanto avveniva qualche siparietto tra Vasco ed il pubblico.
A Vicenza,si sente vasco che dice ad uno del pubblico che forse voleva salire sul palco.."oh,dove vai..ti spacco la faccia eh?..sono cattivissimo..!"
Spesso, prima di "vado al massimo" quando il pubblico attaccava a cantare il coro Vasco diceva "..zitti..lo devo dire ioooo!"
Anche durante "COSA TI FAI" Vasco duettava con il pubblico dicendogli che ripeteva quanto gli pareva la frase "cosa ti faiii"

- Nelle serate in cui c'era Rudy Trevisi,tipo quella a milano,Vasco quando lo presentava dopo l'assolo di sax de "la noia", diceva.."questa sera c'e' con noi un ospite importante,in genere non c'e' perche' costa troppo!!"

- Piu' di una volta capitava che Vasco dimenticasse qualche parola di "siamo solo noi".In un paio di concerti faceva anche andare fuori la band e in particolare Solieri che evidentemente si arrabbiava,dal momento che Vasco poi lo presentava come .." incazzatissimo Solieri!"

- La serata al Baccara' di Lugo di Romagna,venne registrata dalla rai che ne mando' un resoconto su rai 3,replicandola anche negli anni successivi.In quelle immagini, Vasco, tutto vestito di rosso, appare scatenatissimo anche se stravolto in viso.

"su gentile concessione di Scorpio"

 
E-mail: info@blascorossi.it
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